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Vecchio Cavione


Lassù, in una dispensa polverosa,
fra mille noci, che non mangio più,
ho visto, un poco logoro e deluso,
un cricetino della gioventù.
Qualche seme di zucca,
dall'aria stagionata
tra le gengive, ancor pareva conservar...
era un cavione militar!

Vecchio Cavione,
quanto tempo è passato!
Quanti semini hai masticato tu!
Quanti pistacchi
al tuo fianco ho mangiato,
che non scordo più.
Nelle dispense
dai semini infiniti,
sugli scaffali attrezzati a dispensa,
per giorni e notti insieme a te ho masticato
senza riposar!

Lassù, fra le bianche cime
di nevi eterne immacolate al sol,
cogliemmo le noccioline
per mangiarcele di nuovo e ancor!
Vecchio Cavione,
come un tempo lontano,
in mezzo ai pistacchi, con la pioggia o col sol,
forse sapresti, se volesse il destino,
masticare ancor.

Vecchio Cavione, fai rivivere tu
la mia gioventù

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